In un periodo di rivendicazione sociale da parte di minoranze a lungo non rappresentate, i brand devono adattare la propria comunicazione.
L’espressione Femvertising, coniata nel 2014 in occasione dell’Adweek di New York (evento di riferimento per i professionisti dell’Advertising), nasce dall’unione di feminism e advertising e rappresenta la comunicazione che veicola messaggi e valori femministi, in contrapposizione alle pubblicità che prediligono la rappresentazione di stereotipi e clichés.
Oggi gli utenti online sono in grado di conoscere a fondo i brand che seguono e preferiscono quelli che supportano le cause che loro per primi hanno a cuore. Perciò le aziende non possono limitarsi a mero marketing strategico, ma devono dimostrare sostegno concreto, supportando iniziative e progetti sociali. Un approccio di questo tipo non solo rappresenta un potente mezzo per contribuire al cambiamento sociale ma permette anche di dare visibilità a gruppi ancora troppo poco rappresentati nel marketing tradizionale.
Il precursore, e probabilmente anche esempio più conosciuto, del femvertising è la campagna Real Beauty di Dove. A partire già dal 2004 infatti, Dove si impegna a promuovere la bellezza inclusiva, rappresentata da donne diverse per età, etnie e corpi. Ancora oggi Dove protegge la rappresentazione autentica, schierandosi contro l’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale per la rappresentazione di persone, confermando il proprio impegno nella causa.
Un’altra campagna esemplare è #LikeAGirl di Always del 2014 che ha ridato potere all’espressione “come una ragazza”, spesso usata in modo denigratorio mostrando ragazze forti e capaci.
Always ha continuato la campagna negli anni successivi combattendo gli stereotipi di genere in argomenti come lo sport o addirittura la rappresentazione femminile nelle emoji.
Il brand ha guadagnato fiducia e credibilità grazie alla campagna sul sito e ai sondaggi, che hanno rivelato come il numero di ragazze con una percezione positiva della frase “come una ragazza” sia triplicato.
Come ci dimostra il report di Always la comunicazione ha un impatto reale sul pensiero delle persone riguardo determinati argomenti e una corretta rappresentazione femminile aiuta a combattere stereotipi che ancora oggi sono troppo diffusi nella nostra società.
Tuttavia, c’è ancora molta strada da fare affinché la comunicazione dei brand diventi realmente rappresentativa della società moderna. In quanto comunicazione femminista, il Femvertising non solo promuove l’indipendenza e la forza femminile, ma dovrebbe sostenere anche messaggi inclusivi, che valorizzino e rispettino etnie, orientamenti sessuali, culture, superando la visione patriarcale.
Per raggiungere una rappresentazione inclusiva è necessario partire dalla base: includere nella realizzazione delle campagne persone appartenenti alle comunità di riferimento. I brand devono mettersi all’ascolto e imparare nuovi modi e mezzi, senza preconcetti. Solo in questo modo possono instaurare una connessione più autentica con il pubblico, conquistando il loro rispetto e la loro fiducia attraverso una rappresentazione veritiera.